All’interno del monastero delle clarisse sono visibili i resti suggestivi delle terme pubbliche, costituiti di un vano, il calidarium con una copertura a volta che misura oltre 30 mq di superficie per un’altezza massima di 9 metri, integra nell’imposta ma rifatta in alcuni punti del cervello. Le pareti sono in opus testaceum ormai nudo e sul muro appaiono alcuni fori, terminazione di condotti in terracotta, dai quali proveniva l’aria calda. I rivestimenti delle pareti sono ridotti all’intonaco e mancano anche i pavimenti originari in mosaico; però le strutture murarie degli alzati sono in gran parte complete come, appoggiato ad una parete, un sedile che la percorre tutta. Del frigidarium e del tepidarium non rimangono testimonianze evidenti.
È uno dei due centri termali individuati nella città, nota per la salubrità e per la sacralità delle acque; l’altro, un impianto per le cure idropiniche, è presente a Santureggio, presso una sorgente al di fuori delle mura a sud ovest.