Nel palazzo si inseriscono alcuni metri quadrati di muro in conci di calcare di un rosa molto vivo, le cui pietre sono commesse in maniera regolare. Rappresentano ciò che rimane, insieme ad altri modesti lacerti inglobati in edifici della stessa via, della sostruzione della terrazza sottostante l’antico foro.
Da qui si apriva un’area, terminante al muro di cinta che si stendeva più a nord, su cui sorgevano le insulae, abitazioni popolari riservate ai cittadini meno abbienti.