Cinque arcate sovrapposte in calcestruzzo e laterizio fanno pensare ai cunei della cavea di un teatro, ben visibili all’interno di una casa nel vicino vicolo Bovi. L’assenza di una curvatura che li renda compatibili con una struttura semiellittica, confermerebbe l’ipotesi che si potrebbe trattare di un circo.
Per di più nei vani sotto la stessa via, su cui poggiano murature successive, compaiono corridoi voltati rettilinei, facenti parte dello stesso edificio. L’iscrizione sulla cisterna di S. Rufino, che parla di un circo, potrebbe riferirsi proprio al manufatto in questione.